Immersa nelle deliziose colline marchigiane del Piceno e nel cuore del Parco Nazionale dei Sibillini, “La Canosa” prende il proprio nome dal vicino borgo Poggio Canoso, uno dei quattro castelli di Rotella, edificato tra il XII e il XIII secolo dai monaci farfensi (poi benedettini) nel cuore della Val Tesino, alle spalle del Monte dell’Ascensione. Poggio perché arroccato su di un poggio roccioso, Canoso dal latino canus, invecchiato, per il calcare biancastro o dalla sua forma di cane accucciato riprodotto nello stemma.
Si sviluppa per circa 110 ettari, a cavallo del 43° parallelo, latitudine vocata alla produzione di vini d’eccellenza. Infatti, nelle antiche mappe medievali molti dei campi erano già marcati con l’emblematico ed inequivocabile segno della vite; questo è stato uno dei principali motivi che ha spinto Riccardo Reina nei primi anni del nuovo millennio a credere nelle potenzialità del luogo. Uno sguardo al presente ed uno al futuro, oggi valorizzando le caratteristiche della zona, domani ampliando ancora la produzione con i 13 ettari di Verdicchio recentemente acquistati; parallelamente, con il passaggio di consegne nella guida dell’azienda che passerà nelle mani di Alberica, figlia di Riccardo, il quale, continuerà a supportarla in questa costante crescita.
Piacevolezza e buona beva rappresentano il comun denominatore di tutte le etichette; l’approccio la volontà sono quelli di proporre vini marchigiani come Offida Pecorino DOCG, Offida Passerina DOCG, Rosso Piceno Superiore DOC e Rosso Piceno DOC che abbiano una propria identità nel pieno rispetto delle viti, volti a valorizzare il patrimonio della tradizione con intelligenza e modernità per raggiungere l’espressione più fedele possibile del proprio terroir, sfruttando le preziose peculiarità della zona attraverso una visione più ampia. Seguendo sempre il medesimo approccio, sono stati aggiunti i Verdicchi dei Castelli di Jesi, classico e classico superiore DOC prodotti con le vigne site a Maiolati Spontini.